mercoledì 14 novembre 2012

Vendola ha detto qualcosa di sinistra



Ieri sera a Ballarò Vendola ha detto una cosa di sinistra. 
Non è il primo a dirla ma intanto ieri sera in tv l'ha ribadita lui: non è ora di provare a pensare l'idea di un minimo salariale, perché in Francia c'è, negli USA hanno un minimo orario e così in molti altri paesi. Chissà perché in Italia questo non esiste. Forse sarebbe sentito come un limite al talento creativo di negoziazione al ribasso dei datori di lavoro, anche rispetto ai contratti nazionali e non solo in qualunque contratto precario.

Bene, a questo punto i presenti (lo stesso Floris, Concita De Gregorio, Crosetto PDL ad esempio) hanno lasciato parlare, ma, immediatamente dopo, Vendola ha specificato che è necessario specularmente anche fissare un tetto massimo salariale, ad esempio nell'ordine dell'1 a 10, diciamo 1500 come minimo e 15'000 netti come massimo mensile. Mentre lo diceva, Concita De Gregorio ha ulteriormente strabuzzato gli occhi e Floris è corso diplomaticamente a rivoltare la frittata buttando subito la questione sul merito e non sulla quantità di denari, coinvolgendo il PDL Crosetto e intonando insieme: il problema è che molta gente i milioni di euro l'anno non se li merita.

Ecco, diciamo anche fossero i 400'000 dichiarati da Floris, oppure le liquidazioni milionarie e concesse senza ragioni sostanziali; ad esempio, tra i recenti deliri che feriscono a morte la generazione 500 euro - generazione che non conosce età - come si spiega il caso del figlio del ministro Cancellieri che, in transizione tra una posizione e l'altra, ha chiuso la prima con 3.6 milioni di buonuscita, essendosi in più licenziato da sé? Ovviamente il non-dibattito è stato strozzato sul nascere, con un certo sollievo di tutti.

Propongo a Vendola una seconda lettura dell'acronimo SEL: Senza Elitisti Libertà.

E a Floris di entrare al volo in qualche corpo diplomatico di carriera, assieme a molti colleghi "giornalisti", perché è più dinamico e più informato di un Frattini e le relazioni internazionali se ne gioverebbero, mentre come moderatore maieutico di opinioni non verrà certamente ricordato. E lo stesso vale per Concita De Gregorio che aveva appena finito di ripetere "La gente ha comprato le case", "La gente ha ragione a lamentarsi", "la gente è così, la gente fa questo, la gente pensa quello", come un'entomologa al contrario.

Questa "gente" qui alla costruzione di un dibattito politico sano è solo d'intralcio. Però avrebbe potuto fare, e forse potrebbe ancora fare, grandi cose in settori più consoni ai loro talenti: lobbying, pubbliche relazioni, relazioni internazionali, marketing, direzioni vendite. Talenti buttati al vento.

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