giovedì 29 novembre 2012

Se comanda il viziatello

Immagina di trovarti un viziatello al potere. Permettigli il lusso di non avere coscienza della realtà, di non accettare critiche, di non riconoscere errori.

Circondalo di viziatelli suoi pari ché si fanno compagnia, immagina di implementarne il guscio dorato e impermeabile e la convinzione ingenuotta e comoda che chi non è dentro al guscio non l'ha meritato.

Immagina di metterli tutti in azione, dandogli pieni poteri e lascia che uno di loro si occupi magari, che ne so, di welfare. Di stato sociale. Non di organizzazione eventi, non di marketing, non di relazioni pubbliche. Di welfare

Metti un viziatello al potere e caricagli la molla. Permettigli di applicare la sua limitata conoscenza della realtà sociale a un intero Paese. Permettigli quanto più spesso possibile di confondere poco professionalmente opinioni personali e visione istituzionale. Permettigli di essere cinico con i deboli ed empatico con i forti. 

Perdona al tuo viziatello una visione del mondo irrimediabilmente retrograda ed esclusivista decidendo che le sue esternazioni sono gaffes che fanno persino ridere, quando in realtà sai benissimo che le parole che si usano riflettono la competenza maturata da ciascuno di inquadrare il mondo.

Permetti al tuo viziatello di rendere la sua visione limitata una pratica corrente, aiutalo a rendere concreta la sua idea che il pretenzioso non è lui e i suoi sodali di riferimento, ma tutti gli altri, che però non contano una mazza; divertiti a seguirne le vicende anche mentre si prende gioco di quelli come te.

Immagina di porgere l'altra guancia - e di proteggerlo, proteggerlo, proteggerlo dalla realtà.

Poi restituisci il dvd e dimentica tutto. Divertente è divertente, ma per fortuna i film non sono la vita vera.




Nessun commento:

Posta un commento