mercoledì 21 novembre 2012

Mandare giù il rospo non riduce il colesterolo

 

Insomma sembra che stiamo precipitando giù per una parabola molto molto critica. La velocità di discesa è quasi al limite. Cosa succederà? 
Anzi: succederà qualcosa?

Chissà quanto la si può ancora allungare la camomilla del "quasi": forse pochi mesi, magari un anno. Discendiamo da una situazione il cui apice viene da lontano; in molti sostengono che cominci dalla fine degli anni Settanta con l'omicidio Moro, ma la discesa buia via da dignità e diritti se ne frega e sembra che sia qui per sopravviverci.

(Poi berlusconismo; P2; le ragioni dell'entertainment; la comunicazione Fininvest-Mediaset; RAI che segue a ruota venendo meno alla funzione di servizio pubblico e continuando a pretendere il canone; l'informazione libera scomparsa per decenni; la "trattativa Stato-mafia", un concetto la cui stessa esistenza va contro ogni logica accettabile; i valori fuffa commercializzati alla classe media e non applicati mai da lobby di potere e accoliti; il familismo amorale; i beni comuni violati da sempre; la seconda Repubblica; le lobby; la terza che si annuncia nel 2013; le lobby; i mastini dell'euro al potere; il familismo immorale; le lobby; la nazione consegnata alle banche; le lobby).

Gli accorati appelli e una ben diffusa comunicazione ad hoc per spedire tutti quelli che si riesce via via all'estero: quanta gente di tutte le età è stata spedita all'estero vendendo l'idea di un sano prolungamento dell'Erasmus. O di uno stile di vita garantito. Via via via.
Oppure influenzata alla chetichella a rifarsi una vita da zero, a forza di essere esposta a interviste e speciali e consigli da parte di "chi ce l'ha fatta" in qualche posto lontano dall'Italia, tra luci e ombre di un'emigrazione di massa assurda in quanto massificata e forse incentivata per scongiurare rivolte previste all'orizzonte (ci saranno di sicuro studi di settore anche nel settore "rivolte"). 

Rivolte magari naturali una volta che, a 4-5-6 anni dall'inizio di una congiuntura "sfavorevole" sta cominciando o comincerà ad apparire chiaro che questa non è più una crisi ma un nuovo scenario. E che una situazione temporanea non lo è mai stata: solo discorsi ingannevoli intorno al concetto di "periodo di pausa" per calmare gli animi e manovrare in pace risorse e privilegi.

Ed ecco la gente - noi - che mette in fuga i ministri. Ma non ottiene comunque niente. Perché i ministri STAR parlano in terza persona, stigmatizzano la violenza, scappano via in elicottero, scappano dalle domande dei giornalisti, non si ritengono responsabili di nulla. Hanno già pianto una volta, sono a posto per sempre. 

Ed ecco i "giornalisti" televisivi che si scandalizzano per il fatto che i manifestanti si esprimano violentemente. La violenza mai - dicono - solo manifestare pacificamente. Solo esprimersi senza disturbare.

Eppure: chi sono stati e chi sono tuttora i veri violenti?

La stretta dell'economia neoliberista e il suo rifiuto narcisista, quindi malato, di accollarsi qualunque responsabilità ci ha portato a scoprire che eravamo in guai grossi troppo tardi per invertire la marcia, e avevamo i freni truccati, un TIR finanziario attaccato al vetro posteriore e niente guard-rail davanti. E tutto ciò che abbiamo e che avremo mai, compresi noi stessi, dentro quell'utilitaria.
 Quindi, chi è il violento?

Ora la controsocietà degli onesti, di cui parlava Calvino, sta per essere incuneata in una nuova forma di fiction. Oppure sta per esistere.

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