martedì 13 novembre 2012

In a tweetshell

Le primarie del PD? 
Nel senso delle scuole, naturalmente.


Qui è il momento di un Lapsang Souchong, però infuso oltre il tempo limite...meglio ottundersi leggermente i sensi.

Sembra che siano cominciate le primarie del PD, su Sky e in chiaro su Cielo. Potrebbero diventare un format di rilancio degli ascolti dei talent show, perché il progetto si presenta come un buffo spin off dei rimandati di X-Factor - format già di per sé in fase di obsolescenza percepita - con appalusi a comando e luci che richiederebbero pose plastiche e abiti di design. Ma anche frasi ad effetto e sguardi ammiccanti in macchina, confessioni personali, elettricità e lacrime: ovviamente non c'è nulla di tutto questo e il contrasto, l'essere così fuori luogo, fuori format dei convenuti procura ai più un effetto fotomontaggio, un tocco kitsch e naftalinico certamente previsto. Per quasi tutti.

Chi questo "format" lo ha scritto intendeva ovviamente favorire Renzi che, con il suo aspetto da ex dj di provincia vissuto indolente nel culto di Jovanotti, è l'unico che può uscirne indenne, anzi pure valorizzato.

E per fortuna che le piazze non sono più le piazze, sennò si estinguerebbe il genere del giornalismo parodico che in Italia fa sbellicare come le freddure, perché in una piazza gremita o in un anfiteatro, o anche in un supermercato, ma con un giornalista vero, in un luogo di confronto vero, magari sarebbe sfuggita l'"acutissima" domanda rivolta a Bersani al minut0 34.30: 

"Secondo lei in questo paese c'è bisogno di più meritocrazia?". 

Una domanda così lascerebbe supporre che ci sia già una quota di dinamiche meritocratiche da tempo in atto; è forse il caso di aggiungerne un atomo o stiamo bene così? 
Quel "più" accanto a meritocrazia rende ben conto del gioco delle parti. 
Però la domanda del "giornalista" non passa subito, quindi viene immediatamente ripetuta, ma questa volta ulteriormente ammorbidita, si sa mai fosse sembrata un po' impudente: 

"Secondo lei in questo paese c'è bisogno di più meritocrazia, (intendo, ndr) nel lavoro ovviamente?". 

Chissà mai cosa avrà risposto Bersani. Ecco magari nel lavoro sì, giusto un po' di più; in politica... vediamo, è un punto del programma che non è ancora stato sciolto, ma lo stiamo valutando. Senza se e senza ma.



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